Nel pensare all’estate spesso si può fare riferimento alle vacanze; in un articolo precedente abbiamo analizzato alcune modalità con cui gli anziani possono trascorrere il periodo estivo. Quello dell’estate è, però, un momento molto complesso per le famiglie che durante tutto l’anno si occupano dell’assistenza (totale o parziale) di una persona anziana. Da un lato, infatti, i familiari possono “volersi riposare” dall’impegno assistenziale (quello del prendersi cura di un proprio caro è un compito gravoso che porta con sé impegni e fatiche, come abbiamo affrontato in un altro articolo), dall’altro sensi di colpa e problemi organizzativi possono rendere stressante questo periodo. Esistono, però, diverse soluzioni che possono permettere alle famiglie che si prendono cura di una persona anziana di “gestire” il periodo estivo.
Proviamo ad immaginare alcune possibilità:
– Se è possibile andare col proprio familiare in una località di villeggiatura
In alcuni casi le condizioni della persona anziana rendono pensabile spostarsi con lei in una località di villeggiatura e si può immaginare una vacanza in compagnia degli altri componenti della famiglia.
A volte lo spostamento avviene in luoghi ben noti all’anziano, case al mare, in campagna o in montagna già conosciute e frequentate (come le “seconde case”) o addirittura luoghi in cui egli ha vissuto per molto tempo (ad esempio le case di paese in cui la persona ha passato la propria giovinezza). Portare con sé un anziano in un contesto noto può permettere di giovarsi dell’aiuto di altri membri della famiglia e/o di vivere la “cura” al di fuori della routine quotidiana; in alcuni casi, tutto questo può far percepire una minore “fatica” dell’assistenza, a volte, invece, può aggiungere complessità alla gestione, soprattutto quando si devono conciliare le esigenze dell’anziano con le proprie o quelle dei propri figli più o meno giovani.
Talvolta invece è possibile organizzare un viaggio in un luogo diverso tenendo presente alcune accortezze (accessibilità degli spazi, fruibilità dei trasporti, ritmi ed abitudini…). Alcune raccomandazioni possono valere per tutti (privilegiare se possibile giorni e orari con poco traffico, considerare delle pause, attenzione al caldo) ma non esiste una durata ideale di viaggio né una meta migliore delle altre; la soluzione più idonea deve essere, infatti, valutata in funzione delle condizioni, delle preferenze e delle possibilità disponibili.
– Se non è possibile spostarsi col proprio familiare
Quando le condizioni non consentono di organizzare un viaggio col proprio familiare, che può non gradire “trasferirsi” per la vacanza o le cui condizioni di salute non consentono di spostarsi esistono una serie di possibilità; può essere utile, prima di tutto, discutere con gli altri membri della famiglia l’organizzazione del periodo estivo in maniera tale da poter garantire una supervisione (ad esempio decidendo di organizzare le ferie “tra fratelli” facendo in modo che ci sia sempre qualcuno disponibile ad accorrere, se necessario). Il familiare che, normalmente, si prende cura in maniera più assidua dell’anziano può creare un riepilogo con alcune informazioni utili da condividere con gli altri (numero del medico di base e orari di ricevimento, elenco farmaci ed informazioni mediche salienti, indicazioni particolari burocratiche su presidi…).
Gli anziani, poi, possono essere affidati a persone di fiducia deputate ad occuparsi dell’assistenza; in alcuni casi durante l’estate si può continuare a fare riferimento a chi durante l’anno si occupa della loro cura in altri è invece necessario fare qualche cambiamento. Può infatti accadere che il “badante” di fiducia, che già assiste la persona anziana, debba assentarsi durante il periodo estivo per le ferie (spesso, soprattutto coloro che provengono da paesi molto lontani, tendono a partire per un lungo periodo).
Quello della “badante che va in ferie” è un momento molto temuto dai familiari: inizia la ricerca della persona disponibile, è necessario che entrambi si abituino, è importante effettuare l’inserimento con gradualità in maniera tale che possano familiarizzare; esistono alcune strutture che si occupano di assunzione, selezione ma anche sostituzione temporanea di badanti a cui è possibile fare riferimento. Se possibile è opportuno effettuare un periodo in cui il nuovo inserimento possa affiancare il “badante più esperto” affinché possa partecipare gradualmente alla quotidianità della persona anziana, possa conoscerla e conquistare la sua fiducia. L’inserimento graduale e l’affiancamento possono essere molto utili anche per imparare a dare risposte adeguate ai bisogni dell’anziano ed a conoscere sue abitudini.
Un’ulteriore possibilità è quella di usufruire di soggiorni temporanei, formule che consentono ai caregiver un periodo di riposo e un momento di sollievo alle famiglie. A seconda delle condizioni possono, infatti, essere garantiti assistenza, supporto medico e infermieristico ed attività ricreative; l’anziano può soggiornare in un ambiente residenziale ed avere la possibilità di trovarsi in un contesto “tarato sulle sue necessità”. Selezionare la residenza estiva più adatta per il ricovero di un familiare è un’attività che deve essere svolta con cura e attenzione che si può rivelare molto impegnativa; si può, infatti, scegliere tra un gran numero di strutture con servizi diversi ed è spesso difficile orientarsi e ricevere rapidamente informazioni (ad esempio sulla disponibilità di posti letto o su costi e servizi) che possano essere utili per i familiari per identificare la soluzione migliore.