L’ambiente in cui vive una persona con demenza è estremamente importante per la qualità di vita sia della persona che dei suoi familiari e del personale di assistenza. In ogni fase della malattia, infatti, l’ambiente può ridurre ma anche accentuare le conseguenze dei deficit cognitivi e condizionare lo stato funzionale, il comportamento ed il benessere del paziente ma anche quello di chi si prende cura di lui.
Lo spazio e l’ambiente in cui la persona con demenza vive possono essere da un lato una risorsa ma anche, in alcuni casi, un elemento scatenante di alterazioni comportamentali che, a prima vista, possono sembrare “ingiustificabili”.
Nel momento in cui ci si rivolge a persone con demenza si deve, dunque, prendere in considerazione il luogo in cui queste si trovano; un ambiente adeguato deve:
- garantire la sicurezza della persona;
- limitare gli stimoli stressanti;
- rispettare la privacy, la storia di vita e le capacità residue della persona.
Un declino cognitivo, infatti, può compromettere la capacità di svolgere le azioni più semplici della vita quotidiana, può rendere difficile l’orientamento in luoghi familiari, può far dimenticare la funzione di oggetti comuni o le azioni necessarie per compiere azioni semplici come preparare la pasta, vestirsi, lavarsi o farsi la barba; alcune condizioni inoltre possono rendere “invisibili” o “confondibili” alcuni oggetti e, per esempio, possono far scambiare un’ombra per un intruso o un pavimento appena lavato per una superficie ghiacciata.
Adattare l’ambiente domestico alle esigenze di una persona con demenza significa migliorare le condizioni di vita sia della persona con disturbi cognitivi che di chi si prende cura di lui.
In un ambiente “idoneo”, infatti, le persone possono rimanere più autonome ed una disposizione delle stanze e dei suppellettili ottimizzata può permettere alla persona di muoversi e interagire con l’ambiente domestico senza correre rischi; esistono quindi alcuni accorgimenti che permettono sia ai malati che ai loro familiari di sentirsi più a loro agio “a casa propria”.
In generale non esiste alcuna regola fissa ma ci si deve basare sulle capacità e sulle esigenze del malato e del familiare: l’ambiente “idoneo” dovrebbe, infatti, permettere alla persona di sentirsi al sicuro, di muoversi liberamente ed in sicurezza, di mantenere il più possibile l’autonomia e se possibile, “limitare gli errori”. Le scelte sulle modifiche da effettuare al luogo in cui vive una persona con demenza sono condizionate dalle caratteristiche dell’ambiente, dai sintomi e dalla gravità di malattia della persona: una persona con una grave compromissione cognitiva e che tende a vagabondare può, per esempio, essere più al sicuro muovendosi in una stanza “semplificata” ma una persona con lievi disturbi cognitivi può essere più a suo agio in un ambiente il più possibile simile a quello a cui è abituata.
Alcuni interventi finalizzati a modificare in maniera idonea l’ambiente in cui vive una persona con demenza sono estremamente importanti e:
- consentono una migliore conservazione dell’orientamento;
- favoriscono la compensazione delle limitazioni funzionali;
- facilitano il controllo di alcuni sintomi comportamentali.
Bisogna, quindi, trovare il modo di rendere gli ambienti domestici più intuitivi ed accoglienti ed è necessario, inoltre, facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane ed rendere più semplice orientarsi nei vari luoghi dell’abitazione.
Può quindi essere utile:
- Semplificare l’ambiente abitativo (ad esempio: facilitare l’orientamento; mediare tra la necessità di rimanere autonomi e lasciare al loro posto gli oggetti diventati cari e familiari; ridurre al minimo indispensabile il numero degli oggetti sparsi in casa; contrassegnare gli sportelli e collocare bene in vista gli oggetti usati regolarmente);
- Migliorare la percezione e prevenire le valutazioni errate (ad esempio: fare in modo che le stanze siano ben illuminate ed evitare la presenza di rumori o suoni disturbanti; cambiare o coprire specchi o pavimenti con disegni troppo complessi; migliorare il riconoscimento degli oggetti);
- Eliminare le fonti di pericolo (ad esempio: mettere al sicuro tutti gli oggetti pericolosi come coltelli, detersivi, farmaci, prodotti chimici come ammoniaca e candeggina; modificare la chiusura delle porte; utilizzare fornelli dotati di sistemi di controllo e spegnimento automatico; rendere accessibili la vasca, la doccia e il WC con ausili come i maniglioni di appoggio);
- Prepararsi alle emergenze (ad esempio: avvertire vicini o persone del quartiere che possano aiutare in caso d’emergenza; rendere fruibili informazioni importanti come numeri di telefono e indirizzi, abitudini alimentari e notturne, farmaci e preferenze).
Va però considerato anche che:
- è necessario evitare o ridurre al minimo i cambiamenti: cambiare disposizione ai mobili oppure ai quadri può comportare problemi e ridurre le “autonomie automatiche”; lo spostamento del letto può favorire la comparsa di incontinenza poiché il paziente potrebbe avere difficoltà nel trovare la strada per raggiungere il bagno, inoltre alcuni cambiamenti in apparenza “banali” e dettati da una semplice motivazione di “comodità” in alcuni casi possono essere, invece, percepiti come un elemento di maggiore confusione perché vanno a “perturbare un equilibrio”;
- è importante cercare di mantenere un ambiente il più possibile accogliente e familiare disponendo nelle varie stanze oggetti particolarmente cari, che fanno parte del passato o riguardano le abitudini (es. fotografie di famiglia o viaggi, libri ecc.);
- troppe novità potrebbero provocare insicurezza e rifiuto; cambiare troppe cose tutte assieme può essere rischioso ed è preferibile, se possibile, agire con gradualità.
- è utile che il caregiver possa avere a disposizione uno spazio per sé, che si possa chiudere a chiave e nel quale non è necessario effettuare adeguamenti.
In alcuni casi, un confronto con un professionista che conosca il domicilio della persona può essere utile nell’identificare modalità idonee ed efficaci per adeguare l’ambiente domestico considerando la situazione e le specifiche esigenze.