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“Mamma, papà, io non voglio fare sport!”

Lo sport è molto importante per la salute psicofisica: presenta infatti numerosi vantaggi, tra cui permettere la socializzazione, oltre ad evere effetti benefici per mente e corpo. A volte, quando i genitori propongono ai propri figli di iniziare uno sport, ricevono inaspettatamente un rifiuto; oppure, i ragazzi accettano ma subito dopo abbandonano l’attività sportiva.

Mio figlio non vuole frequentare nessuno sport: come devo comportarmi?

Questa è una situazione molto più comune di quello che si pensi. Spesso i genitori offrono l’opportunità di fare uno sport al proprio figlio con lo scopo di permettergli di rilassarsi, di “staccare la spina”, di socializzare con i coetanei… Ma possono ricevere un secco “no!”, non comprendendone il motivo: in effetti, è possibile che mentre il genitore creda di offrire un’opportunità al proprio figlio facendogli praticare uno sport, il ragazzo non la veda allo stesso modo.

Quando i genitori sollevano questa “problematica”, come prima cosa, suggerisco sempre di cercare di indagare il motivo del rifiuto. Infatti, è possibile prendere in considerazione alcune ipotesi, tra cui:

  • il ragazzo si stanca durante il giorno e, quindi, preferisce restare a casa piuttosto che uscire e fare uno sport. I ragazzi si alzano presto la mattina, affrontano molte ore di scuola e una volta tornati a casa svolgono i compiti, a volte devono avvantaggiarli per gestirne il carico e, alla fine, non hanno voglia di fare nient’altro che possa “comportare fatica”: in questi casi lo sport viene percepito come “un impegno in più da dover gestire” piuttosto che un “premio” o un’occasione per rilassarsi;
  • il ragazzo sembra non avere interesse, in generale, per lo sport o non sa quale scegliere, quindi preferisce non praticare alcuna attività sportiva: in questi casi, può risultare utile offrirgli l’opportunità di fare delle prove in varie palestre e sperimentare vari sport in modo tale che possa realmente constatare in cosa consistono le varie discipline. Nella scelta, è utile considerare anche sport “meno tradizionali”: in effetti, è facile che alcuni ragazzi  possano in apparenza non amare lo sport perchè non hanno mai trovato quello giusto. Alcuni di loro possono scoprire, invece, di appassionarsi ad ambiti sportivi meno “scontati”: ad esempio, corse con i go-kart, equitazione…
  • dietro al rifiuto esiste un motivo legato all’insicurezza, alla paura di fallire, di essere giudicato per le proprie prestazioni fisiche o per il proprio aspetto fisico: rispetto a quest’ultimo punto, occorrerebbe fare particolare attenzione poichè può succedere che alcuni ragazzi molto insicuri rispetto al proprio aspetto fisico possano non amare lo sport in quanto, frequentare una disciplina comporterebbe necessariamente il “doversi esibire” davanti agli altri, spogliarsi negli spogliatoi, condividere il momento della doccia, con la conseguenza di doversi confrontare fisicamente con i coetanei e non “sentirsi all’altezza”.

Infine, è possibile che un ragazzo non ami lo sport, semplicemente perchè presenta altri talenti: ad esempio, potrebbe trattarsi di un ragazzo portato per la musica o per il disegno, o per attività artistiche in generale. In questi casi si potrebbe proporre di imparare a suonare uno strumento oppure di frequentare un corso di pittura, di ceramica, di fumetto, di manga, anzichè praticare un’attività sportiva.

Ciò che è davvero importante è che il ragazzo trovi qualcosa che lo appassioni, un talento che possa coltivare e portare avanti.

Dott.ssa Annamaria Micolano