In un articolo precedente è stato affrontato il tema della comunicazione con l’anziano; la comunicazione con una persona con demenza richiede, però, ulteriori accorgimenti: in generale si possono identificare alcuni elementi ma non si può prescindere dalle caratteristiche della persona, dei suoi disturbi e dalla fase di malattia.
Alcuni principi generali per la comunicazione con una persona con demenza:
Semplificare
È preferibile utilizzare frasi semplici, brevi e non troppo articolate. I disturbi di memoria e di attenzione e quelli del linguaggio possono rendere difficile la comprensione di frasi troppo lunghe.
Suddividere
Nella conversazione è utile porre una domanda alla volta, aspettando che la persona abbia ben compreso e risposto prima di effettuare altre domande o comunicare altro.
Con il progredire della malattia è necessario prediligere le domande a scelta forzata per esempio: “per cena vuoi la carne o il pesce?” e non “cosa vuoi per cena?” (le domande aperte richiedono la necessità di organizzare e fare delle scelte e ciò in alcune fasi di malattia diviene complicato, per cui spesso si ottengono risposte come “boh…” o “scegli tu”).
Comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale in una persona con demenza è di estrema importanza; la comprensione e la produzione del linguaggio col progredire della malattia possono venire meno mentre l’utilizzo di gesti, il contatto visivo e fisico, l’intonazione sono strumenti di comunicazione potentissimi anche nelle fasi più avanzate.
Attenzione e Tempo
È necessario valutare che la persona stia attenta nel momento in cui si sta comunicando qualcosa (in alcuni casi può essere utile porsi davanti alla persona e cercarne il contatto visivo).
È importante, inoltre, lasciare il tempo di rispondere, può essere più lungo che in altre persone.
Una cosa per volta
Può essere opportuno dividere le attività in più fasi e chiedere di eseguire un compito per volta facendo un’ulteriore richiesta solo al termine dell’esecuzione, per esempio “condisci l’insalata” può diventare “metti l’insalata nella ciotola/ metti l’olio nella ciotola/ metti il sale nella ciotola” e così via…
In alcuni casi può essere utile aiutare nell’avvio del compito.
Utilizzare aiuti
In alcuni casi può essere pratico l’impiego di ausili come indicare gli oggetti, mostrare un’azione, utilizzare le immagini. Per esempio può essere utile non dire “butta la buccia nella pattumiera”, ma “butta questa (indicando la buccia) lì (indicando la pattumiera)”.